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Sanguinello, messaggero dell’autunno

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Anche se le giornate sono ancora calde, cominciano a mostrarsi i primi segni dell’autunno. Su molti alberi e arbusti i frutti stanno completando il processo di maturazione: oltre ai fichi settembrini, spiccano i cinorrodi della rosa selvatica, ora in prevalenza color arancio, e i brillanti frutti rossi del biancospino, mentre si stanno tingendo di rosso anche quelli del sorbo domestico che diventeranno bruni a maturità. Nel sottobosco, invece, stanno facendo la loro comparsa i delicati fiori rosati punteggiati di porpora del ciclamino napoletano. Come ogni anno, la prima pianta ad anticipare i colori autunnali è il sanguinello, il cui fogliame in questi giorni macchia di rosso violaceo il margine del vigneto abbandonato e altri arbusteti e siepi del parco. Il sanguinello (Cornus sanguinea) è arbusto spontaneo tipico della nostra regione, che colonizza campi e prati abbandonati. È riconoscibile dai rametti giovani rossastri con due angoli e dalle foglie opposte ovali con tre-quattro nervature arcuate ben evidenti, di colore verde chiaro in primavera e di un rosso quasi cupo in autunno. In questo periodo mostra anch’esso i suoi piccoli frutti riuniti in gruppi in cima ai rametti: delle drupe di colore nero, commestibili ma di sapore sgradevole.


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